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6) Alimentazione e problematiche connesse

Agosto 19, 2018|di  Mirko Kaswalder|

6) Alimentazione e problematiche connesse

1) Le allergie alimentari Distinguiamo tra forme igE mediate e forme non igE mediate. Le forme igE mediate posso essere quelle ad esito infausto cioè ad insorgenza improvvisa (reazione anafilattica) con la possibilità di morte del soggetto. E’ quindi importante evidenziare da parte dell’operatore alimentare gli alimenti allergizzanti. D’altra parte è importante che il soggetto allergico presti attenzione ai possibili allergeni presenti nei pasti o chieda sulla possibile presenza di questi.

Un kit d’urgenza è necessario in ogni locale autorizzato specie per la brutalità della reazione anafilattica ed il personale, anche se non sanitario, deve essere istruito al suo uso. I tre farmaci di pronto intervento sono l’adrenalina per le crisi più gravi (è presente sul mercato in stilo auto-iniettabile che può essere conservato a temperatura ambiente, es: Anapen), il salbutamolo sprai per le crisi respiratorie (Ventolin sprai), il cortisone (che possiamo trovare in forma di compressa ad uso sublinguale quindi ad azione veloce, es: Solupraid). Questi ultimi due prodotti sono da tenere in considerazione visti i possibili scarsi effetti collaterali anche in soggetti giovani per un rapido intervento anche da parte di personale non sanitario.

2) Il microbiota La flora batterica intestinale, probiotici e prebiotici. Il Microbiota rappresenta l’insieme dei microrganismi che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo. Sono per lo più batteri ma anche funghi e virus. In condizioni normali si crea una sorta di cooperazione tra i diversi microrganismi che apporta vantaggi ad essi ed allo stesso organismo umano. Pensiamo alla possibilità da parte del microbiota di produrre la vitamina K o di rendere assimilabili certi oligosaccaridi altrimenti indigeribili per l’organismo umano. I probiotici ed i prebiotici sono dei micronutrienti capaci di restaurare le proprietà del microbiota. I probiotici fanno parte della flora batterica di transito (Yogurt, fermenti lattici etc.): sono batteri o funghi che hanno la funzione di normalizzare la permeabilità intestinale stimolando la produzione di mucina che migliora la funzione di barriera dell’intestino, inibiscono l’adesione e la crescita dei patogeni ed aiutano a migliorare la risposta immunitaria sistemica e locale. I prebiotici sono dei costituenti alimentari non digeribili che stimolano a livello del colon la moltiplicazione o l’attività di un numero limitato di ceppi batterici suscettibili di migliorare la salute dell’ospite, nutrono i batteri del microbiota e contribuiscono all’equilibrio della flora intestinale. I batteri intestinali possono regolare il nostro appetito poiché alcuni batteri hanno la possibilità di produrre una proteina simile alla melanotropina (ormone che taglia la fame). Il nostro intestino contiene inoltre circa 200 milioni di neuroni che scambiano informazioni con il nostro cervello. E’ stato dimostrato che il microbiota è capace di influenzare lo stato emotivo delle persone e presenta delle caratteristiche diverse a seconda del carattere calmo o aggressivo delle persone. Dobbiamo pensare oggi a riequilibrare la flora batterica intestinale prima di intraprendere qualsiasi dieta, terapia cronica e/o disintossicante da farmaci, alcoolici o altro.

3) Integrazione alimentare (5) Poiché l’alimentazione varia ed equilibrata presenta comunque dei limiti, correlati in particolar modo alla densità nutrizionale (quantità di micronutrienti contenuti in 1000 calorie), per raggiungere gli apporti raccomandati o addirittura ottimali è necessario ricorrere a un’integrazione. Infatti anche una alimentazione equilibrata presenta i limiti derivati dalle tecniche di coltivazione ed allevamento degli alimenti e poi di conservazione, che portano spesso ad un depauperamento del carico micronutrizionale. L’integrazione sarebbe consigliata specie per le vitamine del gruppo B, C, E, A, D, zinco, magnesio, calcio e silicio. L’integrazione quotidiana di vitamine e minerali contribuisce, in sinergia con opportune scelte alimentari, ad ottimizzare la forma e la salute, oltre a prevenire molte situazioni di declino funzionale e numerosi stati patologici.

Una buona supplementazione dovrà apportare dal 25 al 30% di copertura dell’apporto giornaliero di micronutrienti raccomandato per un soggetto sano. Nel caso di un prodotto multivitaminico contenente per compressa il 100% del fabbisogno vitaminico giornaliero, si consiglia l’assunzione di una compressa ogni 3 giorni. Nel caso di vitamine liposolubili si raccomanda l’assunzione di vitamine di origine naturale: per esempio assumere il beta carotene (non tossico in caso di assunzione eccessiva) anzichè l’acido retinoico come vitamina A. Quindi un multivitaminico assunto dopo il pranzo ogni tre giorni. Nel caso di attività sportive è consigliata l’assunzione di una compressa prima dell’allenamento specie se un prodotto specifico antiossidante (Vit: C, A, E, Glutatione).

4) Alimentazione ed attività fisica L’attività fisica e l’attività intellettiva (cioè tenere in allenamento le estremità del corpo) sono le armi più efficaci contro l’invecchiamento ed il decadimento psicofisico.

Durante l’attività fisica l’apporto alimentare dovrà essere adeguato alla spesa energetica: dalle 50 cal/h del metabolismo di base alle 800 cal/h dello sci di fondo. L’apporto proteico dovrà essere maggiore al fine di proteggere la massa muscolare dalla possibile mobilizzazione delle proteine muscolari nel caso di necessità energetica. L’aumento di apporto lipidico non è necessario mentre è da supportare l’apporto di sali minerali (come il potassio ed il magnesio e dei citrati di Ca, Mg, e K per compensare l’acido lattico muscolare). Un altro effetto dovuto all’aumento dell’attività metabolica è l’aumento dei radicali liberi. Quindi l’aumento alimentare di antiossidanti ( vit. C, E, Zinco, selenio e beta-carotene) nell’ordine del 20-50 % dell’apporto giornaliero consigliato.

L’attività fisica sarà importante al primo mattino (h 6.00 o per lo meno prima delle 8.00 per 35 min.) per bruciare gli acidi grassi (NEFA) mobilizzati durante la notte per coloro che desiderano dimagrire.

Per mantenersi in forma l’orario più indicato sono le 11 del mattino.

Per lo sportivo che deve aumentare la massa magra o per il diabetico che deve aumentare il numero dei recettori Glut 1 del glucosio (non sensibili all’insulina) l’orario indicato sarà alla sera, tenendo sempre conto di una supplementazione proteica da associare.

5) Il digiuno. E’ da riabilitare come pratica disintossicante, accompagnato però dall’assunzione di liquidi (acqua, tè, tisane depurative). Nelle persone adulte va promosso saltuariamente, specie dopo le abbuffate o le festività durante le quali è consuetudine eccedere con gli alimenti. Questo permette all’organismo di disintossicarsi ed eliminare le sostanze in eccesso, si ritiene che l’organismo possa eliminare durante i periodi di digiuno le cellule maligne eventualmente presenti (autofagia). Come digiuno completo dagli alimenti solidi si ritiene una giornata da effettuarsi saltuariamente sufficiente specie se in corrispondenza del novilunio.

Sarebbe da osservare anche un digiuno selettivo, a seconda degli alimenti che si prediligono: in ordine di importanza dolci, alcolici, bevande gassate, latticini, pane, pasta e carni da osservare per almeno una settimana.